
martedì 30 novembre 2010
ARTICOLI 86 87 88 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
Art. 86.
Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato.
In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.
Art. 87.
Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della magistratura.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.
Art. 88.
Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura. [15]
Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato.
In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.
Art. 87.
Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della magistratura.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.
Art. 88.
Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura. [15]
DISASTRO ITALIA
Difficile descrivere il momento politico in Italia, chi può veramente prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi, alleanze che vanno e vengono, mercato aperto tutto l'anno per accaparrarsi i parlamentari comprabili, addirittura la Carfagna che tiene banco, la "monnezza"(che fra un pò non sarà solo un problema napoletano), rappresenta con esattezza la situazione che viviamo e che vivremo purtroppo in questo futuro senza futuro. Non si ha più la forza di reagire, sono vent'anni che tiriamo la cinghia, e questi parlano di milioni dati per una consulenza x o y ovviamente tutti parenti.
Probabilmente abbiamo perso quel piglio combattente messo in gioco negli anni in cui l'Italiano ha dimostrato che sa lottare per i suoi diritti, ha ragione il grande Monicelli è ora che in Italia venga una vera rivoluzione, Rivoluzione, RIVOLUZIONE.
Probabilmente abbiamo perso quel piglio combattente messo in gioco negli anni in cui l'Italiano ha dimostrato che sa lottare per i suoi diritti, ha ragione il grande Monicelli è ora che in Italia venga una vera rivoluzione, Rivoluzione, RIVOLUZIONE.
CIAO GRANDE MARIO!!!!!!!

Solo un grandissimo come lui poteva trovare il coraggio di dire basta, è volato come un airone planando su Roma, sua città adottiva, sapeva bene che si sarebbero accaniti con le terapie, ma lui ha tolto tutti dall'imbarazzo, ha deciso come al solito cosa era meglio fare.
Qualsiasi cosa troverai la renderai migliore
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