mercoledì 22 luglio 2009
ARTICOLI 28 29 30 della costituzione italiana
Art. 28 - I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
TITOLO II
Rapporti etico-sociali
Art. 29 - La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
Art. 30 - È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
TITOLO II
Rapporti etico-sociali
Art. 29 - La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
Art. 30 - È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
Meglio il mercato rionale
La teoria vuole che il super mercato rappresenti il progresso ne siamo certi?
Io dico di no. Il cibarsi è ovviamente la pratica più antica dell'uomo, l'evoluzione ci portò ad avere grandi riserve per nutrire tutti (quasi tutti) queste riserve venivano vendute tramite questi luoghi chiamati mercato, il mercato per chi l'ha vissuto sà che ha un anima propria e quella mezz'ora tre quarti passata lì riempiva parte della tua giornata, e ogni donna o uomo guardava in faccia il bottegaio mentre si sceglieva la carne o il pesce o un tipo di prosciutto la verdura, l'effetto è che la gente era più protagonista del suo mangiare.Il super mercato invece tende ad ipnotizzarti, migliaia di prodotti, tutti esposti con geometria studiata per fare più effetto, centinaia di offerte, punti alle casse, tentativi tristi d'invogliare la gente all'acquisto inutile chiamando al microfono offerte che durano 10 minuti tutti che si azzuffano per usufruirne, ma la cosa più triste è nessun dialogo tanta gente tutte piccole isole nessun commesso disposto all'accoglienza (fateci caso gli rode a tutti il culo). La qualità? questo è un problema di oggi, l'enorme industria del cibo ha fatto dei passi indietro rispetto alla qualità, ma il super mercato è il maggiore interprete di questa scarsa qualità, altrimenti non sarebbero giustificati certi prezzi, non vi pare. L'altra illusione è il risparmio, apparte la scarsa qualità dei prodotti, pur ci fosse un risparmio sul necessario, viene vanificato dall'acquisto di prodotti superflui cosa che al mercato rionale non succede.
Cosa preferite spendere 10 euro per comprare un Kg di fettine a 7 euro e una bilancia pesa cibo a 3 euro, che a casa già avete.
Oppure comprare un Kg di fettine a 10 euro e continuare ad usare la bilancia che già avete. Anche se fosse la stessa carne (ma non credo) al mercato almeno due risate e due parole l'ho scambiate. Viva il mercato rionale.
Vorrei chiarire che non ho nessun interesse venale in merito alla questione, è solo che preferisco la vita vissuta.
indiano
Io dico di no. Il cibarsi è ovviamente la pratica più antica dell'uomo, l'evoluzione ci portò ad avere grandi riserve per nutrire tutti (quasi tutti) queste riserve venivano vendute tramite questi luoghi chiamati mercato, il mercato per chi l'ha vissuto sà che ha un anima propria e quella mezz'ora tre quarti passata lì riempiva parte della tua giornata, e ogni donna o uomo guardava in faccia il bottegaio mentre si sceglieva la carne o il pesce o un tipo di prosciutto la verdura, l'effetto è che la gente era più protagonista del suo mangiare.Il super mercato invece tende ad ipnotizzarti, migliaia di prodotti, tutti esposti con geometria studiata per fare più effetto, centinaia di offerte, punti alle casse, tentativi tristi d'invogliare la gente all'acquisto inutile chiamando al microfono offerte che durano 10 minuti tutti che si azzuffano per usufruirne, ma la cosa più triste è nessun dialogo tanta gente tutte piccole isole nessun commesso disposto all'accoglienza (fateci caso gli rode a tutti il culo). La qualità? questo è un problema di oggi, l'enorme industria del cibo ha fatto dei passi indietro rispetto alla qualità, ma il super mercato è il maggiore interprete di questa scarsa qualità, altrimenti non sarebbero giustificati certi prezzi, non vi pare. L'altra illusione è il risparmio, apparte la scarsa qualità dei prodotti, pur ci fosse un risparmio sul necessario, viene vanificato dall'acquisto di prodotti superflui cosa che al mercato rionale non succede.
Cosa preferite spendere 10 euro per comprare un Kg di fettine a 7 euro e una bilancia pesa cibo a 3 euro, che a casa già avete.
Oppure comprare un Kg di fettine a 10 euro e continuare ad usare la bilancia che già avete. Anche se fosse la stessa carne (ma non credo) al mercato almeno due risate e due parole l'ho scambiate. Viva il mercato rionale.
Vorrei chiarire che non ho nessun interesse venale in merito alla questione, è solo che preferisco la vita vissuta.
indiano
Il funerale del PD (fine di un cambiamento cominciato male e finito peggio)
Se fino a ieri c'era un dubbio oggi non c'è più, il partito democratico è morto e sepolto. Il rifiuto della candidatura di beppe grillo alle primarie è stato l'ultimo atto di un partito che ha dilaniato nel tempo di un ventennio il 36% delle preferenze degli italiani. I responsabili sappiamo chi sono e non intendono farsi da parte neanche dopo tutte queste sconfitte politiche e morali, hanno consegnato il paese a ballerine, agenti immobiliari, avvocati, imprenditori vari, attricette e così via, ma continuano ad occupare le poltrone, addirittura rifiutando Beppe Grillo, uccidendo tutti i principi democratici che vanno sbandierando, perchè? perchè hanno paura di perdere le loro leadership i loro beceri interessi perchè sanno che uno con quella energia da spendere ce la può fare, daltronde il fù p.c.i. s'impose grazie alle tante energie spese sul territorio a contatto con i cittadini tanto da convincere una parte della d.c. dell'epoca a considerare il p.c.i. un possibile partito di governo di centro sinistra sensibile alle condizioni quotidiane dei cittadini. No invece cosa hanno risposto per giustificare il rifiuto a Grillo, dopo aver scartabbellato il regolamento, che tristezza, hanno così motivato: Grillo non può perchè ci ha criticato.
che dire oltre CONDOGLIANZE!!!
Indiano.
che dire oltre CONDOGLIANZE!!!
Indiano.
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