mercoledì 22 luglio 2009

Meglio il mercato rionale

La teoria vuole che il super mercato rappresenti il progresso ne siamo certi?
Io dico di no. Il cibarsi è ovviamente la pratica più antica dell'uomo, l'evoluzione ci portò ad avere grandi riserve per nutrire tutti (quasi tutti) queste riserve venivano vendute tramite questi luoghi chiamati mercato, il mercato per chi l'ha vissuto sà che ha un anima propria e quella mezz'ora tre quarti passata lì riempiva parte della tua giornata, e ogni donna o uomo guardava in faccia il bottegaio mentre si sceglieva la carne o il pesce o un tipo di prosciutto la verdura, l'effetto è che la gente era più protagonista del suo mangiare.Il super mercato invece tende ad ipnotizzarti, migliaia di prodotti, tutti esposti con geometria studiata per fare più effetto, centinaia di offerte, punti alle casse, tentativi tristi d'invogliare la gente all'acquisto inutile chiamando al microfono offerte che durano 10 minuti tutti che si azzuffano per usufruirne, ma la cosa più triste è nessun dialogo tanta gente tutte piccole isole nessun commesso disposto all'accoglienza (fateci caso gli rode a tutti il culo). La qualità? questo è un problema di oggi, l'enorme industria del cibo ha fatto dei passi indietro rispetto alla qualità, ma il super mercato è il maggiore interprete di questa scarsa qualità, altrimenti non sarebbero giustificati certi prezzi, non vi pare. L'altra illusione è il risparmio, apparte la scarsa qualità dei prodotti, pur ci fosse un risparmio sul necessario, viene vanificato dall'acquisto di prodotti superflui cosa che al mercato rionale non succede.
Cosa preferite spendere 10 euro per comprare un Kg di fettine a 7 euro e una bilancia pesa cibo a 3 euro, che a casa già avete.
Oppure comprare un Kg di fettine a 10 euro e continuare ad usare la bilancia che già avete. Anche se fosse la stessa carne (ma non credo) al mercato almeno due risate e due parole l'ho scambiate. Viva il mercato rionale.
Vorrei chiarire che non ho nessun interesse venale in merito alla questione, è solo che preferisco la vita vissuta.



indiano

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