martedì 31 agosto 2010
MARCHIONNE RICATTA L'ITALIA
Il tentativo della Fiat di scardinare il contratto nazionale del lavoro ormai è cosa certa, il ricatto di andarsene con i soldi, non fare nessun investimento se in Italia non cambiano le cose,è l'obbiettivo, ma quali cose sig. Marchionne? Lei chiede ai lavoratori di rinunciare ai propri diritti conquistati dai loro padri al prezzo che sappiamo, a lei sig. Marchionne, una sentenza di un giudice non gli fa ne caldo ne freddo, tanto che incredibilmente a quei tre operai riesce a non farli lavorare, questa tolleranza da parte delle istituzioni, nei suoi confronti, rappresenta tutta l'inciviltà che sta vivendo la nostra nazione. Probabilmente per l'Italia è meglio che la fiat se ne vada, vada pure ad investire dove i diritti dell' operaio sono regolarmente calpestati, perchè se accetteremo le condizioni della fiat, allora si che faremmo un balzo all'indietro di 40 anni. Attenzione sig. Marchionne I DIRITTI DEI LAVORATORI SONO COSTATI LACRIME E SANGUE, lei sta gettando le basi per una nuova rivolta, gli anni di piombo, sono dietro l'angolo.
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