mercoledì 22 ottobre 2008

Sicurezza stradale: il protocollo d'intesa Comune di Roma-Ania


Cervello e volante, polso veloce e piede pesante. In prima battuta, questa frase, può suonare come una delle tante utilizzate dalla Pubblicità Progresso nelle campagne di sensibilizzazione sociale. Invece, no! È semplicemente una frase molto breve, ad effetto, per sottolineare come la mortalità stradale è diventata una questione di grande rilievo che desta sì preoccupazioni, ma nei confronti della quale è meglio prevenire che curare. Certo che sì! Proviamo, così, a dedicare attenzione a questa realtà, quella dell’alta incidentalità, dai sapori acri e dai colori non certamente rosei.

E pur si muove: infatti, nonostante gli ultimi casi di cronaca che hanno tinto di rosso le strade capitoline, c’è chi, vedi il Comune di Roma e l’ANIA, non si ferma davanti allo scempio delle morti d’asfalto: polso duro e tolleranza zero. Già da tempo denunciata la troppa spavalderia, la scarsa lucidità, la latente educazione civica di chi sale in macchina, gira la chiave, ingrana la marcia e senza nessuna remora mette a repentaglio la propria vita e quella degli altri automobilisti! Ecco perché, e viene quasi da sé, pensiamo di dedicare questo articolo a “TuttiQuelliChe…Una cosa del genere non potrà mai succedermi”! Una vera emergenza locale, quindi. E questa non è semplice intuizione perché sono i numeri a parlare chiaro: Roma è una delle città più a rischio da questo punto di vista. Tanto per rendere più tangibile agli occhi del lettore la situazione basta riportare i dati delle vittime stradali del 2006: 5.669 le vittime della strada in Italia, 575 nella Regione Lazio, 379 in Provincia di Roma e 231 nel solo territorio del Comune (il 4% su scala nazionale e il 40% su scala regionale). La lotta alla mortalità sulle strade è divenuta una priorità per il Comune di Roma, che ha trovato nella Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale un partner ideale per promuovere e realizzare iniziative e progetti concreti, finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale nella Capitale. Tra gli intenti sono presenti: interventi sulle infrastrutture, lotta alla guida in stato d'ebbrezza e sotto l'effetto di stupefacenti, educazione stradale e formazione per i giovani. Questi i punti cardine dell'accordo che saranno oggetto di progetti ed iniziative congiunte da parte delle due Istituzioni. Se, invece, dovessimo esaminare il problema sotto un’atra chiave di lettura, ci possiamo rendere conto come il problema sicurezza, in questo ambito, può essere attribuito non solo a quelle persone che irresponsabilmente si mettono alla guida dopo una serata sopra le righe, ma anche alla carenza di infrastrutture stradali e di una segnaletica inadeguata che possono rappresentare un problema per la sicurezza perosnale. Per questo appare utile il progetto "Black Point", realizzato dalla Fondazione ANIA (http://www.fondazioneania.it/) e patrocinato dal Comune di Roma, che consente ad ogni cittadino di segnalare i punti più pericolosi sulle strade italiane. Grazie a questo progetto, avviato lo scorso anno, i cittadini hanno segnalato nel Lazio 731 "Black Point". Tra Roma e provincia sono stati registrati 639 punti critici, 514 su strade urbane, 113 su strade extraurbane, 12 su tratti autostradali. Grazie a questo sistema di segnalazione, sono stati risolti 30 punti pericolosi. Il Protocollo d'Intesa siglato con il Comune di Roma prevede che la Fondazione ANIA, d'accordo con l'amministrazione, fornisca alla Polizia Municipale nuovi etilometri, che garantiranno alle pattuglie di effettuare un numero maggiore di controlli con test alcolemici. Allo stesso tempo, le pattuglie verranno dotate di nuovi precursori, già testati dalla Polstrada, che consentiranno di determinare l'eventuale uso di droghe da parte dei conducenti dei veicoli e di valutare più rapidamente se sottoporli al test antidroga presso un centro medico.
Il Protocollo d'Intesa sancisce anche la collaborazione tra la Fondazione ANIA ed il Comune di Roma per dotare di materiale informativo, finalizzato all'educazione stradale dei bambini, tutte le scuole della Capitale. Inoltre, entrambe le Istituzioni promuoveranno il progetto ANIA Campus, che consiste in mini corsi teorici e pratici per la guida del ciclomotore, con Istruttori qualificati che insegneranno gratuitamente ai ragazzi le modalità di guida più idonee a fronteggiare i pericoli della strada.

Giordano.

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